Fabbricato di Via dei Macelli 1

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Altra denominazione
Palazzina deposito autobus e c.r.a.l. ACT
Localizzazione
Trieste
Via dei Macelli, 1; Via dei Macelli, 3
Via Valmaura, 2
Comune Censuario: Servola; numero anagrafico: 1040
Uso attuale
Logistico-produttivo - officina; Ludico-ricreativo - dopo-lavoro
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 42/2004 di data 06/11/2008
Vincoli

1912

Nel 1912 l'Ufficio Costruzione dell'Elettrovia comunale di San Sabba, l'A.E.G. Union Società di Elettricità, incaricava la ditta Goebel & Forti di erigere, in zona Valmaura, una sede per il deposito delle vetture tranviarie elettriche. L'elegante edificio in mattoni rossi a vista, composto da un corpo centrale disposto su due livelli e da due ali laterali di altezza inferiore, fu assegnato alla custodia dei mezzi di locomozione elettrici che conducevano da piazza Goldoni a San Sabba. I trasporti urbani, gestiti dalla Società triestina tranway fino alla prima guerra mondiale, vennero municipalizzati nel 1921. Fu immediatamente disposto il rinnovo e la completa sostituzione di tutti i binari delle linee allora esistenti nonché delle vetture per potersi adeguare, con efficienza e modernità, alle nuove esigenze urbane e, come ci ricorda Alfieri Seri: "L'aumento del parco rotabile e dei mezzi ausiliari per la manutenzione dei binari, degli scambi e della rete aerea, comportò la necessità di disporre di nuove e più capaci rimesse". La rimessa della linea, prospiciente la via di Valmaura e situata davanti al macello comunale, subì quindi delle trasformazioni. Nel 1927 venne ampliata attraverso la costruzione di un capannone ad uso rimessa, consolidato, l'anno successivo, come opera in muratura. Nel 1934 l'Azienda tranvie municipali si fuse con quella dei Servizi elettrici, acqua e gas dando vita all'AGEGAT.

Il corpo edilizio si presenta con caratteristiche anomale per dimensione e composizione eclettica di fine XIX secolo, in un contesto di edilizia residenziale ad alta densità risalente per lo più alla seconda metà del secolo XX. Il fabbricato di forma rettangolare allungata, disposto secondo la direttrice sud-ovest - nord-est, prospetta il fronte principale sulla Via Valmaura e definisce, assieme al suo piccolo giardino di pertinenza, l'angolo tra questa e la Via dei Macelli, su cui si aprono due accessi separati. Un ulteriore ingresso si posiziona sul prospetto sud-ovest, nello spazio compreso tra l'edificio in questione ed il deposito degli autobus urbani. Il manufatto si articolare secondo una composizione simmetrica di tre volumi, uno centrale a due livelli fuori terra e copertura a padiglione e due laterali a un solo piano fuori terra e copertura semi-piana. La distribuzione interna non rispecchia la simmetria delle facciate; l'ampia scala a tre rampe a sbalzo su muratura portante si posiziona all'estremo nord-est del corpo centrale. Le strutture verticali sono in muratura portante, mentre gli orizzontamenti e le strutture di copertura si presentano lignei. Il corridoio centrale al primo piano è sorretto da una volta ribassata in laterizio.

STEMMA (esterno) In corrispondenza degli spigoli del corpo di fabbrica centrale, all'altezza del coronamento, sono posizionati stemmi alabardati della città di Trieste in pietra bianca. ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno) Tondi decorativi floreali decorano i prospetti dei volumi laterali, a fianco dei fori architettonici.

La composizione delle facciate è omogenea sui quattro lati, con un abbassamento in pietra artificiale e una fascia in muratura di conci di arenaria sbozzati a corsi regolari orizzontali. La superficie della parte alta di facciata è trattata in laterizio pieno facciavista. Il coronamento è segnato da una fascia molto alta in intonaco bianco, che parte dai fori architettonici del primo piano con una modesta modanatura e si chiude con lo sporto di linda segnato da un'ulteriore fascia modanata e da dentelli di grandi dimensioni. Le acque meteoriche vengono raccolte in gronde e pluviali metallici verniciati in colore grigio esterni alla muratura perimetrale. Gli spigoli dell'edificio sono rafforzati dal punto di vista compositivo da conci alternati in arenaria, che partono dal basamento e salgono fino al coronamento. Il manto di copertura è in coppi curvi rossi "uso Trieste". Sul prospetto nord-est l'ingresso è protetto da una pensilina in struttura lignea decorata da mensole a volute e manto in lamiera, con gronda dalle decorazioni metalliche alabardate. Gli ingressi sui lati sud-ovest e sud-est, rialzati rispetto al piano di campagna, sono raggiungibili a mezzo di rampe di scale in pietra bianca bocciardata con parapetti metallici verniciati in color grigio. I serramenti vetrati, tutti lignei verniciati al naturale, si differenziano secondo quattro tipologie: i portoni lignei a doppia anta, con sopraluce e inferriata metallica di protezione; i serramenti rettangolari di finestra ad una o due ante vetrate con sopraluce e inferriata metallica di protezione al piano terra; i grandi serramenti archivoltati a tre ante con sopraluce, posti sul prospetto principale in corrispondenza dei corpi laterali; un grande serramento vetrato a facciata continua, posizionati sul corpo laterale destro della facciata sud-est. Internamente, al piano terra, la pavimentazione è costituita da piastrelle in cotto. La scala presenta gradini in pietra di Aurisina bocciardata e parapetto metallico verniciato grigio con corrimano ligneo verniciato naturale. Al primo piano il pianerottolo di distribuzione è pavimentato in piastrelle di ceramica, mentre gli spazi interni presentano una finitura in legno prefinito. I serramenti interni sono originali lignei trattati a smalto color panna.

Compilato in data: 2007

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