Fabbricato di Viale Tartini 10

STAMPA pdf
Localizzazione
Trieste
Viale Giuseppe Tartini, 10; Viale Giuseppe Tartini, 12
Viale Giuseppe Tartini, 14
Comune Censuario: San Vito; numero anagrafico: 562
Uso attuale
Residenziale - abitazione
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 42/2004 di data 26/05/2008
Vincoli

1858

Il semplice fabbricato risale al 1858 allorquando l'ispettore delle Civiche Fabbriche Bernardi approvò, con decreto n. 2267, l'erezione di alloggi residenziali ad uso del Lloyd Austriaco nella zona di san Vito, lungo quella strada che dal 1896 fu intitolata al musicista di origini istriane Tartini. Tra il 1859 e il 1884 sorsero in questa zona dei complessi denominati "case nove" di proprietà, appunto del Lloyd, tutte distrutte dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, ad eccezione del caseggiato in questione.

Il fabbricato si posiziona in prossimità delle zone costiere destinate all'attività portuale e cantieristica di Trieste. La linea ferroviaria che si snoda a pochi metri definisce la cesura con le attività produttive cui si rivolge il fronte principale, esposto a sud. Il grande volume dell'edificio, composto da quattro piani fuori terra più sottotetto, è servito da tre corpi scala ad accessi indipendenti sullo spazio destinato a parcheggio sul lato sud e si articola in un lungo corpo di fabbrica centrale orientato in direzione est-ovest e due brevi ali laterali orientate nord-sud. La struttura è composta da murature portanti in pietra arenaria a corsi regolari orizzontali, orizzontamenti lignei con tirantature metalliche agganciate alla muratura e copertura a falde con struttura in legno; le scale a servizio delle ali laterali sono state rifatte in calcestruzzo armato nella seconda metà del secolo XX, mentre la scala a servizio del corpo centrale, ad andamento curvilineo, è in pietra del tipo a mensola, con incastro nella muratura perimetrale.

Basamento perimetrale in pietra arenaria facciavista a corsi di conci sbozzati, regolari orizzontali. Le ali laterali presentano le facciate rifinite a tutta altezza in intonaco liscio color ocra. Il coronamento è completato da una banchina a sbalzo in lastre di pietra arenaria, sorretta da mensole in laterizio poste a copertura delle teste di trave. Sul lato nord un selciato alla palladiana in arenaria in forte pendenza convoglia le acque meteoriche in un canale di scolo posto a ridosso della facciata. I serramenti di accesso alle parti comuni sono in legno verniciato color marrone scuro a doppia anta vetrata. I serramenti di finestra ai piani superiori sono quasi tutti originali in legno doppi, a due ante, a sei specchiature, con oscuranti esterni "uso Trieste" a doppio battente esterno. Sottili parapioggia metallici sono posti al di sopra dei fori architettonici per provvedere alla protezione dalla pioggia, mentre semplici davanzali quadri in conglomerato cementizio definiscono il bordo inferiore dei fori architettonici. Le gronde e i pluviali, esterni alla muratura, sono in lamiera. Il manto di copertura, posato su tavelle in cotto, è costituito da coppi curvi rossi "uso Trieste". Internamente i vani scala sono semplicemente intonacati in colore bianco a tutta altezza. I serramenti di accesso agli alloggi sono in legno massello verniciato in color marrone scuro. Il pavimento dell'atrio e delle parti comuni presenta pavimentazione in marmette di graniglia e cemento nelle ali laterali; è costituito da pavimento in battuto di graniglia e cemento nel corpo centrale. Le rampe di accesso ai piani superiori sono rivestite in lastre di pietra di Aurisina in corrispondenza dei vani scala delle ali laterali; sono costituite da gradini monolitici a incastro in corrispondenza della scala a servizio del corpo centrale.

Compilato in data: 2007

stampa