Fabbricato di Località Prosecco 159

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Localizzazione
Prosecco; Trieste
Località Prosecco, 159
Comune Censuario: Prosecco; numero anagrafico: 159
Uso attuale
Terziario-direzionale - ufficio
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale

XIX

L'immobile è ubicato all'interno dell'antico villaggio rurale di Prosecco, che Agapito ricorda abitato da "750 anime" suddivise in 133 abitazioni "al limitare del XIX secolo". Situato nei pressi di un importante incrocio stradale nella zona di coltivazione del Pucinum, vino celebrato, sin dall'antichità, dallo stesso Plinio, da cui il nome di castello di Pucino. La parrocchia di Prosecco è attestata già nel 1466, come si evince da un lascito testamentario indirizzato alla chiesa di S. Martino di Prosecco, anche se la consacrazione dell'edificio di culto, a San Martino di Tours, suggerisce indubbiamente una fondazione ben più antica. Lo sviluppo urbanistico della città di Trieste tra Sette e Ottocento favorisce la crescita dei villaggi periferici, tra cui anche lo stesso quartiere di Prosecco. A seguito dell'incremento demografico, il programma di rinnovamento edilizio si rivolge inizialmente a strutture destinate ai servizi primari e di pubblica fruizione; in tale contesto si inserisce l'impresa dell'immobile in oggetto. Termine ante quem per attestare l'esistenza dell'edificio già alla metà del XIX secolo è il 1854, data cui si riferisce il "Progetto per innalzare un 2° piano sopra la Caserma dei Giandermi in Prosecco", approvato dal civico Ispettori Edile Giuseppe Bernardi (Canton Ticino 1807 - Trieste 1875) . Sempre allo stesso anno risale l'aggiunta di due vani rivolti verso il giardino sia al pianoterra che al primo piano. È ipotizzabile, infatti, che su una preesistenza forse databile al 1829 come indicherebbe l'iscrizione visibile sul portale d'ingresso, si sia sviluppato nel corso dell'Ottocento l'edificio da destinare a sede della guardia municipale. Con l'entrata in funzione del corpo militare della Gendarmeria a partire dal 1850, emerge la necessità di ampliare con nuovi spazi l'antica sede di polizia locale. A trieste il "K.K. Gendarmerie Regiment n. 11" possedeva un'ampia giurisdizione, estesa ai villaggi ubicati nella periferia della città e al territorio fino a Gorizia. Distinguibile grazie al particolare elmo con puntale, il corpo dei gendarmi viene sciolto nel 1904, sostituito dal "Corpo guardie Campestri per il territorio" indipendente dalla Guardia Municipale. Al 1857 risale un disegno, sempre a firma di Giuseppe Bernardi, attestante la situazione del complesso edilizio sede della "Gendarmerie Pestins N. 11 in Prosecco"; la planimetria del piano terra comprende cucina e una stanza per il comandante, mentre i livelli superiori sono occupati dagli alloggi dei gendarmi. Ulteriori modifiche interessano l'immobile nel corso del Novecento; in particolare, nel 1982 si interviene sulla muratura esterna con un nuovo intonaco e la sostituzione dei serramenti.

Il fabbricato si configura come un corpo edilizio dalle caratteristiche tipiche dell'architettura urbana di inizio secolo XIX. La facciata lato strada, costituisce fronte comune con gli altri fabbricati prospettanti sulla Strada Provinciale, analoghi per tipologia e dimensioni. Il corpo edilizio si sviluppa su tre livelli fuori terra; presenta un prospetto molto regolare sul fronte principale rivolto a nord-est e si articola in maniera irregolare sul lato sud-ovest, in direzione del cortile di pertinenza. La struttura portante verticale è in pietra mista calcarea e arenaria, mentre gli orizzontamenti, la scala di distribuzione interna e la struttura della copertura a falde sono latero-cementizi.

ISCRIZIONE (esterno) Sull'architrave della porta di accesso, si legge l'iscrizione riportante la data di identificazione "1829" e la scritta "V:SH"

Il fabbricato si caratterizza sul lato fronte strada per il trattamento della facciata in pietra facciavista a tutta altezza. Sugli altri fronti i prospetti risultano invece semplicemente rivestiti a intonaco liscio color rosa chiaro. I fori architettonici sono tutti riquadrati da cornici in pietra bianca; i serramenti vetrati in legno verniciato naturale a doppia anta a due specchiature sono protetti da oscuranti esterni esterni a lamelle orizzontali fisse. Il portone di ingresso a due ante lignee, è delimitato da una cornice in pietra bianca, con architrave decorativo riportante la presunta data di edificazione. Lo sporto modanato della linda, realizzato in calcestruzzo armato facciavista, supporta il canale di gronda in lamiera verniciata color testa di moro. La copertura a falde discontinue presenta un manto in coppi curvi rossi uso Trieste. Internamente le finitura sono costituite da gres porcellanato al pavimento e intonaco bianco alle pareti. La scala di distribuzione ai piani superiori è semplicemente rivestita in guaina antiscivolo.

Compilato in data: 2009

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